martedì 19 gennaio 2016

una facile ascensione su ghiacciaio ad una cima non lontana dal Col de l'Iseran, Alpi Graie Meridionali

Pointe des Buffettes m. 3233

itinerario di salita per la cima dal Glacier des Roches. 20-9-2014

dopo la bella salita fatta ieri alla Cima di Bard per la gita odierna la scelta è caduta su questa bella montagna, con la quale avevo un conticino in sospeso (avevo tentato di salirla quest'anno con le ciaspole ma era presente troppa neve e non era in condizioni accettabili per essere salita). Per la salita di oggi avevo due possibilità, o questa montagna oppure la Cima de Mean Martin. Man mano che sono salito ho notato che la cresta sommitale della Mean Martin era incrostata di neve e le cresta rocciosa, pur se facile, non mi sembrava il massimo...poi si è anche rapidamente coperta dalle nubi. Sono arrivato fino al colletto di quota 3000 m tra la Pointe de la Met e la Pointe Sud de Bezin con meteo discreto e qualche sprazzo di sole seguendo l'ottimo sentiero sempre ben indicato dai numerosi ometti...poi da qui in avanti si è annuvolato rapidamente ed il cielo è diventato nuvoloso con folate di nebbia. Fortunatamente la visibilità è rimasta buona e ho potuto proseguire la mia salita, sceso sotto la quota 3053 m e seguita la morena fino all'imbocco del Glacier de Roches. La prima parte del ghiacciaio era in ghiaccio vivo ma salendo in diagonale non ci sono stati problemi, non essendo particolarmente ripida, uscito dalla zona di ghiaccio nero ho trovato neve compatta e portante, che ho salito con alcune diagonali fino alla conca terminale, e il pendio finale (pendenza sui 35°) che mi ha portato in cresta. Ghiacciaio attualmente senza crepacci e facilmente percorribile. La cresta Ovest è stata facile da risalire, ho superato alcune facili roccette sul filo e sono arrivato in cima...sotto una nevicata! Stavolta permanenza breve in cima, il tempo di poche foto ricordo e poi giù...il meteo non mi consigliava di indugiare troppo stavolta! Sceso senza problemi ma sotto una nevicata, con vento abbastanza fastidioso e poi pioggia...fino quasi in fondo. Nonostante il meteo poco favorevole e la mancanza di panorama dalla cima...sono rimasto ugualmente soddisfatto della gita fatta! Con la Buffettes conto chiuso! Comunque è una gita consigliabile insieme al vicino Mean Martin, alpinismo facile su un piccolo ghiacciaio e un contesto ambientale notevole! Le altre cime dei dintorni (Pelaou Blanc, Fours, Bezin Nord e Sud, Pointe de la Met sono in ottime condizioni e senza neve), si prestano decisamente per chi fosse interessato a fare delle belle escursioni!
Oggi nessuno in giro in questo vallone e su queste cime, ero presente solamente io! Devo dire che sono stato fortunato ad essere arrivato in cima e ad aver portato a buon fine la gita, dato quello che ho letto e altre persone non sono arrivate in cima per la bufera di neve come sulla Lamet. Penso che quando la meta sia ormai a portata di mano, sempre se non si corrono rischi particolari, valga la pena di provare. L'unico rammarico è di non aver visto niente dalla cima, ma per oggi mi va bene così. Le quattro stelle complessive come indice di gradimento della gita fatta sono dovute unicamente ad un meteo non proprio favorevole anche se le previsioni francesi non lasciavano presagire una giornata molto incerta come in effetti poi è stata. Devo dire che, al di là del meteo incerto, alla fine salire questa bella montagna si è rivelata un'ottima scelta, sia per il piacevole percorso che per il contesto ambientale davvero superlativo. Sicuramente consigliabile, ben si presta anche come meta per possibili gite sociali e/o per gruppi che iniziano a muovere i passi su terreno glaciale di alta montagna. Non ci sono punti d'appoggio, ma la gita si riesce a fare comodamente in giornata. Eventualmente si può valutare se pernottare a Bonneval Sur Arc, dove è disponibile un ottimo Gite d'etape, normalmente aperto e gestito tutto l'anno.

Dislivello : 1000 m. (compresi alcuni saliscendi)
Difficoltà : F. Salita che si svolge dapprima su sentiero, poi pietrame, un facile ghiacciaio e un crestone di pietrame che si sale senza particolari difficoltà. Necessari piccozza e ramponi, utile la corda per superare il ghiacciaio.
Tempi miei di percorrenza : 3,30 ore dal Pont de la Neige alla cima.
Gita fatta in data : 20-9-2014
Partecipanti : Stelvio Lanzone in solitaria.

il Pont de la Neige, punto di partenza per la salita. 20-9-2014

cartelli indicatori al Pont de la Neige. 20-9-2014
visuale sulla strada che porta al vicino Col de l'Iseran. 20-9-2014





risalendo il Vallon Ruisseau des Ilards nel tratto iniziale della salita. 20-9-2014


 ultimo tratto di cresta prima di raggiungere la vetta. 20-9-2014


 il controllo della quota raggiunta in vetta alla Pointe des Buffettes. 20-9-2014


 ometto di vetta della Pointe des Buffettes. 20-9-2014


autoscatto in vetta alla Pointe des Buffettes. 20-9-2014



E, dopo il report della gita fatta, ho inserito anche la relazione dell'itinerario seguito per chi fosse interessato a salire questa montagna. E' la relazione che ho scritto e pubblicato sul sito www.gulliver.it dove sono iscritto da diversi anni, e ho inserito diverse relazioni.


Pointe des Buffettes m. 3233 

(Alpi Graie Meridionali – Vanoise)


La Pointe des Buffettes è la cima più a meridione del Gruppo del Mean Martin, e una delle più piacevoli ed interessanti da salire, sia per la presenza del ghiacciaio, per l’incantevole contesto ambientale dove si snoda la via di salita, che per il notevole panorama che è possibile ammirare sulle altre montagne della Vanoise, e sulle Graie Meridionali dalla Grande Aiguille Rousse alla Punta Roncia. Non fosse per la presenza del ghiacciaio si potrebbe considerare una salita valutabile EE, buona parte del percorso si svolge su sentiero non segnalato ma ben indicato da numerosi ometti. Il Glacier des Roches è percorribile anche senza procedere legati in cordata, attualmente è privo di crepacci e si sale senza problemi particolari, c’è solo un tratto ripido per raggiungere il colle di quota 3170 m posto tra la Pointe des Buffettes a sinistra e il Signal de Mean Martin a destra. La cresta finale è facile, le poche roccette si possono superare lungo il filo, oppure aggirare più facilmente a destra, lato Vanoise. Ci sono due saliscendi che portano il dislivello complessivo a 900 metri, ma non si tratta di una gita particolarmente lunga, ed è fattibile in giornata senza problemi. Il periodo adatto per salire questa bella cima va da metà giugno a ottobre, tenendo presente che a fine stagione la prima parte del ghiacciaio potrebbe essere in ghiaccio vivo e più insidiosa da percorrere.

punti appoggio: 
Gite d’Etape l’Auberge d’Oul a Bonneval sur Arc. www.auberge-oul.com. Tel. 0033-4-79058799

Accesso stradale :
da Susa si deve seguire la SS25 del Moncenisio, che si segue senza deviazioni fino a raggiungere il valico del Moncenisio. Dalla conca del Moncenisio si prosegue in territorio francese lungo la D902 che scende decisamente sul versante opposto fino a raggiungere Lanslevillard. Da qui si deve svoltare a destra (indicazioni per Bonneval sur Arc e Col de l’Iseran) superando Bessans e raggiungere Bonneval sur Arc. Qui si segue a sinistra la strada per l'Iseran che sale decisamente, superando una galleria che precede il Pont de la Neige m. 2530, si parcheggia a bordo strada  (68 km da Susa).

Cartografia :
IGN foglio 3633ET – Tignes, Val d’Isère, Haute Maurienne. Scala 1:25000

Descrizione itinerario :
dal Pont de la Neige si imbocca il sentiero (cartello indicatore per il Col des Fours) che risale il lato sinistro del vallone (Ruisseau des Illards) prima risalendo una ripida china erbosa raggiungendo uno spallone, dove la pendenza diminuisce, si oltrepassano alcuni roccioni giallastri e poi sempre a sinistra il sentiero supera alcuni avvallamenti in direzione dell’Ouille de la Jave, non ci sono segnavia ma sono presenti numerosi ometti, e il sentiero è sempre piuttosto evidente. Superata una rampa detritica, si arriva ad un dosso dove il sentiero si dirama in due, trascurata la diramazione di destra che porta al Col des Fours (nessuna indicazione e/o cartello indicatore presente) si risale il pendio che porta ad un colletto senza nome, posto a circa 2900 m di quota, posto a destra della cima dell’Ouille de Tretes (facilmente raggiungibile per l’ampia dorsale nel giro di circa 20 minuti). Si scende ora nella Combe du Grand Fond perdendo circa 100 metri di quota, si passa nei pressi di un bel laghetto e poi in sentiero risale il valloncello tenendosi prima al centro (sempre guidati dai numerosi ometti) e poi verso sinistra, trascurata una deviazione a destra che porta al Col de Bezin, si raggiunge un ampio colle posto tra la Pointe de la Met (a sinistra) e la Pointe Sud de Bezin (a destra) a quota 3000 m. Si prosegue ora in leggera discesa su questo ampio pianoro detritico puntando ad un grosso ometto sulla cresta tra la Pointe Sud de Bezin e la quota 3053 m. che indica il Col de Roches m. 2973, senza raggiungere il colle ci si tiene appena sotto la dorsale detritica che conduce alla quota 3053 m seguendo alcuni ometti che lungo una esile traccia nella pietraia e superando una zona con grossi pietroni portano sulla morena quasi pianeggiante, altri ometti indicano il punto dove normalmente si mette piede sul ghiacciaio. Si risale il ghiacciaio (Glacier de Roches) inizialmente verso sinistra in direzione della Pointe des Buffettes ben visibile sopra il ghiacciaio, poi si risale con percorso libero, direttamente o con una serie di diagonali fino a raggiungere la conca terminale, dove si piega a sinistra per risalire il ripido pendio che porta al colle di quota 3170 m. E’ possibile anche risalire ad un colletto più a sinistra di qualche metro più in basso, in entrambi i casi raggiunta la cresta Ovest, inizialmente larga e detritica (o innevata a seconda del periodo) si sale lungo il filo su traccia, aggirando alcune roccette sulla destra, raggiungendo prima una sorta di anticima, proseguendo lungo il filo o qualche metro sotto sulla destra (versante Vanoise) per evitare alcune roccette a gradoni si raggiunge infine la vetta, sormontata da un piccolo e semplice ometto di pietre. (ore 3,30 dal Pont de Neige alla cima, indicative). In discesa si segue a ritroso lo stesso percorso di salita.

Note tecniche

Dislivello complessivo : circa 1000 m (compresi alcuni saliscendi)
Difficoltà : F. Salita che si svolge su sentiero, pietrame, ghiacciaio e una facile cresta detritica terminale, la parte alta richiede buona visibilità. Utili corda, piccozza e ramponi.


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