Relazioni e descrizioni itinerari di salita



pagina dedicata alle relazioni di itinerari che possono andare dall'escursione, alla gita alpinistica, alle vie ferrate, alle ciaspolate. Non è aperta solo ai responsabili o ai membri del Gruppo Camosci, ma anche da parte di chi ha idee, chi si diletta a descrivere itinerari e ha voglia di proporre sia al Gruppo Camosci che a tutti i visitatori della pagina itinerari che ritinene interessanti da prendere in considerazione!


Brec de Chambeyron per il Couloir Bujon

Monte Basodino (Alpi Lepontine) per la via normale svizzera dalla Capanna Basodino. Ascensione su ghiacciaio e facile cresta rocciosa


Cima d'Oin m. 3280 (Alpi Graie Meridionali - Valle Orco). Via normale italiana


Hubschorn m. 3192 (Alpi Lepontine - Sempione). Salita dal Passo del Sempione per la cresta Ovest.


Pic de la Grave m. 3670 (Delfinato - Gruppo della Mejie). Salita per la via normale dal Col des Ruillans ed il versante Nord




Nuova relazione appena completata

Le Cimet m. 3020 (Alpi di Provenza – Valle Ubaye)

Punto di partenza : ponte di quota 2063 m sul Ravin de la Grande Cayolle
Dislivello : 960 m
Difficoltà : EE
Punto d’appoggio : Refuge-hotel de Bayasse.
Cartografia : IGN foglio 3540 OT – Barcelonette – scala 1:25000

Note tecniche
Il Cimet è insieme al Mont Pelat il più meridionale dei 3000 delle Alpi provenzali, una delle mete più appetibili ed interessanti del Gruppo del Mont Pelat. Presenta un itinerario di salita vario, piacevole e divertente, in un contesto ambientale veramente superlativo! La salita si svolge su ottimo sentiero segnalato fino al Col du Petit Talon dove non ci sono problemi di orientamento, poi su sentierino sempre ben segnalato da ometti e da alcuni tratti di facili roccette lungo la cresta Sud, con un tratto abbastanza affilato tra l’anticima di quota 2883 m e la vetta. Se viene trovata innevata la parte alta della cresta diventa più impegnativa (necessari piccozza e ramponi in questo caso) e richiede attenzione nel tratto più affilato. La segnaletica è sempre presente, con utili cartelli indicatori presenti ad ogni bivio. In condizioni normali e in assenza di neve si tratta di un itinerario EE, mentre se innevato il tratto dal Col du Petit Talon alla cima è da considerarsi F. Il periodo migliore per effettuare questa bella escursione va da metà giugno a ottobre.

Altre informazioni
Questa montagna, oltre al facile accesso nel periodo estivo, costituisce anche un notevole balcone panoramico (nelle belle giornate la visuale si estende dalle Marittime, alle Cozie Meridionali, alle grandi cime del Delfinato). E’ una gita fattibile in giornata, ma data la lunghezza dell’accesso stradale da qualunque città di provenienza è consigliabile effettuare la gita in due giorni e utilizzare come punto d’appoggio l’ottimo e confortevole Refuge de Bayasse. Una delle escursioni più raccomandabili in questo angolo della Valle Ubaye.

Accesso stradale
Ci sono due possibili vie di accesso, a seconda della zona di provenienza

1) da Cuneo su raggiunge Borgo San Dalmazzo, dove si imbocca la SS21 e risale tutta la Valle Stura di Demonte, raggiungendo quindi il Colle della Maddalena m. 1996. Da qui si scende in territorio francese, seguendo la D900 oltrepassando Maison Meane, Larche e Meyronnes, prima di raggiungere un bivio nei pressi di Les Gleizolles dove va trascurata la diramazione di destra per il Col de Vars (D902) e si prosegue a sinistra sempre lungo la D900 oltrepassando in successione La Condamine-Chatelard e Jausieurs, per raggiungere infine Barcelonette, principale località della Valle Ubaye. Da qui va seguita  la strada D902 (indicazioni per Uvernet-Fours e per il Col de la Cayolle) che volge a sinistra, superando quindi Uvernet-Fours, si trascura a destra il bivio con la D908 che porta al Col d’Allos, e si prosegue a sinistra, risalendo il Vallon de Bachelard, raggiungendo Bayasse. Da Bayasse, si supera un ponte a destra e si segue sempre la D902 in direzione del Col de la Cayolle fino a raggiungere il ponte sul Ravin de la Grande Cayolle a quota 2063 m. si valica il ponte e si raggiunge in breve una ampia piazzola ai bordi della strada dove si parcheggiano le auto (112 km da Borgo San Dalmazzo)

2) Da Torino si raggiunge dapprima il valico del Monginevro seguendo la N94 che transita da Briancon, Argentière la Besse, fino a Guillestre, da qui occorre seguire a sinistra la D902 per il Col de Vars, raggiungendo il colle e scendendo poi sul versante opposto a Saint Paul en Ubaye e quindi arrivando a Les Gleizolles, dove seguendo il precedente itinerario si raggiunge quindi Bayasse ed il punto di partenza (130 km dal Monginevro)

Descrizione itinerario di salita

Da Bayasse si segue la strada per il Col de la Cayolle fino a raggiungere il ponte di quota 2063 m, si oltrepassa il ponte e si parcheggia l’auto in un ampio spiazzo ai bordi della strada. Si inizia a salire (cartelli indicatori per il Col du Petit Talon, itinerario che fa parte della GR56, segnavia biancorosso) lungo una stradina sterrata che risale il Vallon Ravin de la Grande Cayolle, tenendo il lato destro del vallone, che superando un bel boschetto di larici porta ad un alpeggio (Vacherie de la Cayolle m. 2170). Qui la stradina finisce e inizia un sentiero ben tracciato che dapprima costeggia un altro lariceto e poi inizia a risalire un ripido pendio erboso con una fitta serie di serpentine fino a raggiungere un falsopiano a quota 2285 m. Si prosegue ora su terreno quasi pianeggiante fino ad un costolone erboso e detritico, che viene risalito dal sentiero con un’altra fitta serie di diagonali fino a raggiungere la parte iniziale di una grande conca, nota come la Grande Cayolle sulla cartografia IGN a quota 2461 m. Raggiunto un bivio, si trascura la diramazione a destra che porta al vicino Col des Esbeliousses e si prosegue a sinistra (altro cartello indicatore per il Col du Petit Talon) traversando la conca verso destra, raggiungendo la base del ripido pendio detritico che conduce al Col du Petit Talon. Il sentiero risale il pendio con diverse serpentine, fino a sbucare sul colle a quota 2680 m (cartello indicatore). Trascurando ora il tracciato della GR56 che scende verso il vicino e ben visibile Lac du Cimet, si deve seguire un sentierino che sale a destra, sulla parte iniziale dell’ampio crestone del Cimet, supera un pendio detritico e raggiunge una piccola conca, dove è ben visibile la cima e il restante percorso da fare. Si attraversa la conca puntando al filo della cresta Sud, ad inizio stagione la conca è occupata da un piccolo nevaio, il sentierino è sempre ben visibile, e la presenza di numerosi ometti aiuta a seguirlo senza possibilità di errore. Si risale un tratto decisamente ripido tra sfasciumi e alcune facili roccette, fino a raggiungere la quota 2883 m (anticima), ora la cresta diventa più affilata ed aerea, tenendosi sul filo con alcuni facili passaggi di arrampicata (I grado) oppure 10 metri sotto il filo di cresta sulla sinistra, si supera la “Crete du Cimet” puntando ad una specie di colletto posto tra la cima (a sinistra) e l’anticima (a destra), qui la cresta si allarga nuovamente, e seguendo la traccia di sentiero e alcune roccette elementari si raggiunge brevemente la cima, sormontata da un grande ometto di pietre (ore 3,15/3,30 indicative dal parcheggio alla cima). In discesa si segue a ritroso lo stesso itinerario di salita.


 

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