Stelvio e Gianfranco in vetta alla Barre des Ecrins (11-8-2012) |
la Barre des Ecrins vista dai pressi del Refuge des Ecrins (10-8-2012) |
Dopo un tentativo fatto alcuni anni orsono non andato a buon fine…avevo un conticino in sospeso con questa grande montagna, ed era uno dei miei obiettivi principali per le mie vacanze estive 2012 ! Essendo in ferie, potendo scegliere liberamente quando andare, ho contattato subito il socio adatto per questo genere di salite, Gianfranco Caforio, che ha accolto prontamente e con grande entusiasmo la mia proposta, pur essendo già salito sulla Barre in precedenza, a noi due si è poi aggregato Gianluca Signorelli, genovese pure lui. Partiti presto da Genova, raccolto Gianfranco a Pietraporzio, proseguiamo il viaggio di avvicinamento, arrivando a Prè de Madame Carle intorno alle 12,00. La giornata è splendida, cielo sereno ma fa anche molto caldo. Saliti in circa 5 ore al Refuge des Ecrins, un po’ faticosa per via del gran caldo e dei nostri zaini…non proprio leggerini (facendo solo una breve sosta al Refuge du Glacier Blanc). Una volta che ho rimesso piede sul Glacier Blanc…non nego che mi sono quasi emozionato a ritrovarmi davanti la Barre des Ecrins…per alcuni minuti sono rimasto ad osservarla, provando sensazioni piacevoli ad essere di nuovo qui…che grande montagna !! Il Glacier Blanc si può anche percorrere senza legarsi in cordata, però richiede attenzione per via dei vari crepacci che si devono attraversare e alcuni tratti di ghiaccio vivo. Consigliabile utilizzare i ramponi fino al termine, dove si incrocia una ripida traccia di sentiero che sale nella pietraia, fino a raggiungere il Refuge des Ecrins. Fortunatamente non è pienissimo il rifugio, la sistemazione e il trattamento sono decenti, e a parte la qualità non ottimale della cena, direi che tutto sommato non ci si può lamentare più di tanto ! Spettacolare la Barre des Ecrins con le luci del tramonto ! Dopo una notte dove non è che abbia dormito molto, ci svegliamo alle 2,40 e alle 3,00 siamo in sala da pranzo per la colazione. Ci prepariamo con calma, per lasciar uscire l’orda dei frenetici (pensate che qualcuno ha fatto colazione imbragato e già legato…no comment !!), alle 4,00 partenza. Il cielo si presenta limpido e stellato, una meraviglia, sembra proprio la giornata ideale per salire alla Barre ! Il ghiacciaio si presenta bene, neve piuttosto dura e compatta, fin dall’inizio è presente una buona traccia. Seguendo la processione delle lucine davanti a noi (quasi 80 alpinisti in movimento sulla via normale) superiamo prima il pianoro del Glacier Blanc e poi iniziamo a risalire il ripido pendio glaciale (sul quale incombe minacciosamente una bella seraccata !). Saliamo tutto il ripido pendio, aggirando alcuni crepacci grandi come palazzi, passiamo vicino alla Breche des Ecrins, poi superata la terminale (il ponte è ancora solido e si passa bene per ora !) arriviamo senza problemi alla Breche Lory. Qui inizia il divertimento…con la risalita del ripido risalto (passi di III sporchi di neve) sopra la Breche, poi si prosegue nei pressi del filo di cresta (ci sono un paio di ancoraggi sul posto, chiodi e anelli di cordino) raggiungendo un piccolo intaglio, poi il tratto più impegnativo, la ripida e affilata cresta che conduce in vetta al Pic Lory, con alcuni passaggi aerei ed esposti (a mio avviso ci sono alcuni passi di III e non solo di II come letto su alcune relazioni). Noi siamo saliti con i ramponi ai piedi fino in cima, dato che spesso si trovava neve dura sui vari passaggi rocciosi, la cresta è stata indubbiamente la parte più bella e divertente dell’ascensione, dal Pic Lory alla cima della Barre il terreno diventa un pochino più agevole, ma rimane sempre un percorso aereo ed esposto da percorrere con la dovuta attenzione ! Dopo una lunga salita vi lascio immaginare la mia gioia, il mio entusiasmo e le emozioni provate quando mi sono trovato davanti la croce di vetta ! Noi siamo saliti di conserva, in alcuni tratti particolarmente aerei abbiamo fatto alcuni brevi tiri, sia in salita che in discesa. Ci siamo goduti la cima per una quarantina di minuti, il tempo per fare una bella serie di foto, per ammirare un panorama semplicemente spettacolare (la visuale spaziava dal Monviso, ai lontani Gruppi del Gran Paradiso, Cervino, Rosa e Grand Combin !) e poi in discesa, attenti e concentrati, ma scesi senza intoppi e/o problemi particolari, consapevoli che il terreno rimaneva delicato per la presenza di neve e alcuni tratti ghiacciati. Poi due doppie da 25 metri ci hanno “depositato” nuovamente alla Breche Lory. La discesa per il ghiacciaio è filata via liscia, e dato che la stanchezza iniziava a farsi sentire, abbiamo deciso di passare un’altra nottata al Refuge des Ecrins. Oggi sulla Barre oltre a noi ho contato altre 14 persone, mentre il vicino Dome des Neige era decisamente più affollato, almeno 60 persone hanno raggiunto la cima. Domenica, dopo una bella dormita (che ci stava proprio tutta !) scendiamo tranquillamente a fondovalle.
Tre giornate da ricordare, un'ascensione di grande e completa soddisfazione per essere riusciti a salire questa grande montagna (le 5 stelle sono troppo poche per poter esprimere il nostro gradimento !), le condizioni attuali sono decisamente buone e favorevoli, meteo perfetto, buona l’accoglienza al rifugio e compagnia ottima sotto ogni aspetto, sia alpinistico che umano ! Salita fatta in compagnia di Gianfranco e di Gianluca (Gruppo Alta Montagna “ I Camosci” del CAI Ligure di Genova). Grazie ragazzi e…Grazie Barre !!)
Difficoltà : AD (passi di II e III, tratti su ghiacciaio fino a 45°)
Gita fatta il 10 e 11-8-2012
galleria fotografica della salita
relazione della via di salita su Gulliver
il mio video dedicato a questa salita
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