Dopo una lunga assenza...rieccomi qui! Oggi inserisco una relazione in versione integrale...senza i tagli spesso apportati dai moderatori di Gulliver.
Roche Chateau m. 2898
(Alpi Cozie Settentrionali - Val Clarée)
La Roche Chateau è
una montagna situata nella parte alta della Val Clarèe, è il punto più a Nord
sullo spartiacque tra la Val Clarèe e la Val Maurienne. E’ generalmente sempre
ben innevata e si presta ottimamente ad essere salita con le ciaspole.
L’itinerario di salita si svolge prima lungo l’ampia e lunga valle che da
Nevache porta al Refuge des Drayeres che uno sviluppo piuttosto lungo
(considerate che da Nevache al Refuge des Drayeres ci sono 12 km) e poi su
pendii ampi e qualche tratto ripido nella parte finale per raggiungere il Col
de la Madeleine e la cima. L’esposizione del versante di salita è Sud, per cui
la neve prende sole già di primo mattino per cui sovente si trova trasformata e
in buone condizioni. Non ci sono tratti problematici, solo il pendio terminale
che porta al colle e alla cima richiede neve stabile e sicura. Nel tratto
finale con neve dura e/o ghiacciata risultano spesso necessari piccozza e
ramponi al seguito. Se la gita viene effettuata quando la strada è ancora chiusa
a Nevache conviene decisamente spezzarla in due giorni, pernottando al Refuge
des Drayeres (aperto da febbraio a maggio), oppure attendere in stagione più
avanzata quando si può raggiungere almeno l’auberge de la Fruitière e
Fontcouverte per accorciare il lungo avvicinamento. Il periodo ideale per
compiere questa bella gita va da dicembre ad inizio maggio. Fino alla base del
pendio terminale nel Vallon de Lau è un itinerario da considerare MR, mentre il
pendio è la cresta finali BR.
Punto d’appoggio :
Refuge des drayeres m. 2180 www.refugedesdrayeres.ffcam.fr.
Tel. 0033-4-92-213601
Cartografia : IGN foglio 3535
OT – Nèvache, Mont Thabor – scala 1:25000
materiale richiesto : ciaspole, piccozza e ramponi
dislivello : da Nevache alla cima ci sono 1280 m
difficoltà : si tratta di un itinerario che si svolge dapprima su stradina, poi su pendii ampi e qualche ripida rampa nella parte alta. Nel tratto finale spesso di deve procedere con piccozza e ramponi ai piedi. Complessivamente è un itinerario MR, con il tratto finale BR (con piccozza e ramponi gli ultimi 50 metri di dislivello sono di grado F.
Punto di partenza : Névache
avvicinamento stradale :
da Torino seguendo l’autostrada A32 in direzione
Frejus-Bardonecchia si deve uscire a Oulx circonvallazione. Si prosegue ora
lungo la SS24 in direzione di Cesana Torinese, raggiunta Cesana si prosegue a
destra per Clavière ed il Monginevro. Superata Clavière si valica il confine di stato al
Monginevro e si scende lungo la N94 (indicazioni per Briancon) fino alla
località di La Vachette, dove si abbandona la strada principale e si volge a
destra lungo la D201, superando i centri abitati di Le Rosier, La Draye,
Plampinet per arrivare infine a Nevache, dove normalmente la strada è chiusa, e
si trovano ampie possibilità di parcheggio. (122 km da Torino). Da inizio
maggio in certe annate è possibile proseguire lungo la strada asfaltata per
altri 6 km e raggiungere i casolari di Fontcouverte, accorciando in tal modo il
lungo avvicinamento al Refuge des Drayeres.
Descrizione itinerario di salita :
da Nèvache si segue il
tracciato della strada che risale tutta la Val Clarèe, incontrando alcuni
gruppi di chalets di Sauce Basse, Fontcouverte e l’auberge de la Fruitière
(località che si può raggiungere con l’auto in stagione avanzata), si trascura
prima a destra un sentiero che porta al Refuge du Ricou e poi uno a sinistra
che conduce al Refuge du Chardonnet per proseguire lungo la strada,
oltrepassando un vasto pianoro e poi, valicando il Pont du Jadis, si superano
gli chalet omonimi e poi la strada inizia a risalire con un minimo di pendenza,
con una serie di tornanti prende quota e raggiunge i casolari di Saint Jacques
ed il Refuge de Laval (nascosto dietro una cresta rocciosa). Qui termina la
strada (punto normalmente raggiungibile in auto nel periodo estivo) e si
prosegue lungo il sentiero che si inoltra nella parte superiore del vallone
(cartello indicatore per il Refuge des Drayeres) che si allarga, aprendosi a
ventaglio. Il sentiero (o la traccia nella neve) risale su pendii di moderata
inclinazione per raggiungere prima un dosso, poi segue in tratto in leggera
discesa che porta nell’ampio pianoro (l’Arisan sulle carte IGN) dove è già ben
visibile la posizione del Refuge des Drayeres, si supera il Pont de Pierre e
piegando a sinistra una breve rampetta nevosa porta al rifugio (ore 4.00
indicative da Nevache). Dal rifugio si sale inizialmente in direzione della
cresta rocciosa che scende dalla Roche Benoit, poi si volge a destra superando
una rampa-traverso che porta ad uno spallone di quota 2270 m dove si apre
un’ampia visuale sul vallone superiore. Si tralasciano le eventuali tracce di
destra (portano verso la Rocca Gran Tempesta) e si continua a sinistra
risalendo un ampio pendio che porta all’inizio del Vallon Ravin de Lau. Si
risale il bel vallone, tenendosi al centro, si supera la piccola costruzione in
pietra della Cabane de l’Ours posta a quota 2460 m. e ci si sposta verso destra
risalendo il vallone in direzione della Roche Chateau ben visibile da questo
punto in avanti. Superato l’ampio pianoro di quota 2581, si risale il pendio
soprastante tenendo preferibilmente la destra (per evitare una zona di pietroni
e roccette affioranti), nella conca terminale posta tra i Rochers du Lau a
sinistra e l’insellatura del Col de la Madeleine a destra. Superata la parte
più ripida della rampa, con percorso diretto o con alcune serpentine, si
raggiunge un dosso pianeggiante, dove, con facile percorso, piegando a sinistra
si raggiunge il colle a quota 2781 m. Dal colle non rimane che risalire il
ripido ma breve pendio nevoso (spesso
necessari piccozza e ramponi), usciti dal pendio per breve cresta si
raggiungono le roccette della cima, indicata da un piccolo paletto metallico
(ore 2.00/2.30 indicative dal rifugio alla cima). Se viene salita direttamente
da Nevache vanno considerate ore 6.15/6.30 indicative). In discesa si percorre
a ritroso lo stesso itinerario di salita.
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